Disoccupazione a +8,3%, giovanile +29,3%

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x.King
view post Posted on 1/11/2011, 12:37




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Roma, 31 ott. - (Adnkronos) - Cresce la disoccupazione in Italia. A settembre, comunica l’Istat, nel nostro Paese il tasso si attesta all'8,3%, in aumento di 0,3 punti percentuali sia rispetto ad agosto sia rispetto all'anno precedente.
In forte crescita soprattutto la disoccupazione giovanile che sale al 29,3%, con un aumento sul mese precedente di 1,3 punti percentuali. Gli inattivi tra i 15 e i 64 anni crescono dello 0,1% (21 mila unità) rispetto al mese precedente e il tasso di inattività si attesta al 37,9%, registrando un aumento congiunturale di 0,1 punti percentuali. A settembre i disoccupati erano 2,08 milioni, in aumento del 3,8% rispetto ad agosto (76 mila unità). Mentre su base annua si registra una crescita del 3,5% (71 mila unità). Gli occupati invece a settembre 2011 nel nostro Paese erano 22,911 milioni, in calo dello 0,4% (-86 mila unità) rispetto ad agosto.

E’ “una ulteriore voragine occupazionale che non si può nascondere dietro il falso ottimismo e la propaganda”, denuncia il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, commentando i dati che, per la Cgil disegnano “una seria emergenza nazionale, un vero e proprio disastro cui si somma il fatto che la poca nuova occupazione è quasi totalmente precaria, che il numero dei cassintegrati resta altissimo e che le tutele, a partire dall'indennità di disoccupazione, si esauriscono”. Per la Cisl alla luce di questi dati “è necessario colmare una gravissima lacuna nella lettera inviata dal governo all'Ue, vale a dire l'appostamento di risorse concrete per sostenere la crescita”, afferma il segretario generale aggiunto Giorgio Santini. I dati Istat di settembre, rileva il sindacalista, “mostrano un vero e proprio balzo in avanti del tasso di disoccupazione che, dopo un anno in cui appariva in lenta riduzione, torna all'8,3%, il livello di un anno fa, quando si raggiungeva il picco della crisi. Tra agosto e settembre 2011 quindi sono andati persi ben 76mila posti di lavoro, bruciando in un solo mese quasi tutte le nuove assunzioni previste dall'indagine Excelsior per l'ultimo trimestre 2011”.

Dura anche la Uil secondo cui “i dati sulla disoccupazione dell'Istat di oggi dimostrano come sarebbe più efficace incentivare le aziende a tenere al lavoro le persone che incentivarle a licenziarle e poi dover assistere i disoccupati. Per questo- sottolinea il segretario nazionale, Luigi Angeletti - noi preferiamo finanziare le assunzioni, non le disoccupazioni".
 
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