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10 aprile - Come è risaputo, Zlatan Ibrahimovic non va tanto per il sottile e quando vuole qualcosa di solito lo ottiene. Adesso la cosa che vuole (subito) è lasciare il Paris Saint Germain e, soprattutto, il campionato francese. Perchè quel calcio non lo esalta, anzi lo deprime un po’. Abituato ai grandi palcoscenici europei, lo slavo di Malmoe spesso deve esibirsi in stadi che sono riempiti (si fa per dire...) da 10-12 mila spettatori. Una sensazione vagamente da serie B. In Francia, infatti, ci sono solo due o tre sfide di un certo livello: quella con il Lione e con il Marsiglia. Il resto sono quasi degli allenamenti. Il buio più assoluto. E allora lo svedese, nonostante un ingaggio stratosferico, ha deciso di andarsene. Senza tralasciare un altro aspetto importante: il rapporto con i compagni non è dei migliori. C’è chi sta con lui e chi contro di lui. Basta leggere certe dichiarazioni dei suoi stessi compagni di qualche tempo fa per rendersene conto. E non solo: Zlatan, in più di una circostanza, se l’è presa con gli atteggiamenti dei tifosi: «Mi sembra che in passato non abbiano vinto la Champions, che cosa vogliono di più?». Insomma, non c’è feeling e la stessa società pare lo abbia messo in conto. Poi c’è l’aspetto finanziario: per un calciatore le tasse francesi sono altissime. Sia per lui sia per il Paris Saint Germain. I dodici milioni netti (più bonus) che il club deve “sganciargli” per il fisco sono almeno venticinque e il giocatore deve versare quasi la metà di quello che prende. Il suo addio, quindi, può essere un affare per tutti. |
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